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## page was renamed from Hardware/DispositiviSenzaFili/WiFiHowTo
## page was renamed from WiFiHowTo
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#language it #LANGUAGE it
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<<Indice(depth=2)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=431132";)>>
<<Include(NuoviStrumentiWiki/PaginaDiProva)>>
<<Indice(depth=3)>>
<<Informazioni(forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=443420"; rilasci="24.04 22.04 20.04 18.04")>> 
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Ubuntu mette a disposizione numerosi [[AmministrazioneSistema/Pacchetti|pacchetti software]] aggiuntivi a quelli già presenti nel sistema appena installato. Tali software sono raggruppati in particolari archivi web chiamati [[Repository|repository]], consultabili attraverso applicazioni di sistema che fungono da vero e proprio catalogo software. In questo modo, nella stragrande maggioranza dei casi, l'utente non ha bisogno di cercare programmi su Internet.

Tali applicazioni permettono di:
 * selezionare l'applicazione da installare e lasciano al sistema il compito di scaricarla, installarla e aggiungerla al menù di sistema;
 * rimuovere le applicazioni precedentemente installate.

Ubuntu utilizza due interfacce principali per la gestione del software:
 * '''Installazione e rimozione di programmi''':
  * Ubuntu 16.04 LTS e successivo: [[/UbuntuSoftware|Ubuntu Software]].
  * Rilasci precedenti: [[/UbuntuSoftwareCenter|Ubuntu Software Center]].
 * [[AmministrazioneSistema/Aggiornamenti#update-manager|Update manager]]: applicazione che in modo automatico segnala la presenza di aggiornamenti per i pacchetti software già installati.

In alcuni casi è possibile che l'utente desideri installare un programma in una versione più recente di quella fornita dai repository, oppure non ancora presente nel parco software fornito. In tal caso è possibile installare l'applicazione con diverse modalità: attraverso [[Repository#Repository_non_ufficiali|repository]] non ufficiali oppure [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiDebian|pacchetti forniti da terze parti]], o anche compilando il direttamente il [[https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_sorgente|codice sorgente]].

= Cosa sono i pacchetti =

 * Per maggiori informazioni su cosa sia un pacchetto e sulle sue proprietà, consultare la pagina [[AmministrazioneSistema/Pacchetti|Pacchetti]].
 * Per maggiori informazioni sui meta-pacchetti, consultare la pagina [[AmministrazioneSistema/MetaPacchetti|MetaPacchetti]].

= Gestire i repository =

 * [[Repository]]: cosa sono e come gestirli per aumentare il numero di pacchetti che è possibile installare.
 * [[Repository/SourcesList|Elenco di sources.list]]: elenco di file `sources.list` funzionali per Ubuntu.

= Installare e rimuovere pacchetti da repository =
<<Anchor(grafica)>>

== Tramite interfaccia grafica ==

 * [[/UbuntuSoftware|Ubuntu Software]]: l'interfaccia grafica ad [[AmministrazioneSistema/Apt|apt]] predefinita su Ubuntu dalla versione '''16.04'''.
 * [[/UbuntuSoftwareCenter|Ubuntu Software Center]]: l'interfaccia grafica ad [[AmministrazioneSistema/Apt|apt]] predefinita su Ubuntu fino alla versione '''15.10'''.
 * [[/GestorePacchetti|Gestore pacchetti Synaptic]]: interfaccia grafica ad [[AmministrazioneSistema/Apt|apt]].
 * [[/KPackageKit|KPackageKit]]: interfaccia grafica ad [[AmministrazioneSistema/Apt|apt]] per [[AmbienteGrafico/Kde|KDE]].
 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/AptUrl|AptUrl]]: strumento che consente di installare pacchetti attraverso il proprio [[InternetRete/Navigazione|browser]].
 * [[/Gdebi|GDebi]]: interfaccia grafica minimale per l'installazione di singoli pacchetti.

== Tramite riga di comando ==

 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Apt|Apt]]: come utilizzare da terminale il programma di gestione dei pacchetti predefinito in Ubuntu.
 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/Aptitude|Aptitude]]: come utilizzare il programma di gestione dei pacchetti.

= Installare e rimuovere programmi singoli pacchetti =

== Pacchetti deb ==

 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/PacchettiDebian|Installare un pacchetto deb]]: come installare un pacchetto Debian, il formato standard dei pacchetti usato da Ubuntu.
 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/SenzaConnessione|Installare pacchetti deb senza connessione]]: come installare pacchetti Debian su un pc non connesso alla rete utilizzando un altro pc con accesso a Internet.

== Altri tipi di pacchetti ==

 * [[AmministrazioneSistema/Alien|Installare un pacchetti rpm]]: guida ad '''Alien''', programma che consente su Ubuntu l'installazione di pacchetti software provenienti da altre distribuzioni, fra cui quelli `.rpm` adoperati dalle distribuzioni '''Fedora''', '''openSUSE''', '''Red Hat''' ed altre.
 * [[/PacchettiSnap|Installare pacchetti snap]]: guida all'utilizzo dei pacchetti '''Snap'''.
 * [[/PacchettiAppImage|Utilizzare pacchetti AppImage]]: guida all'utilizzo dei pacchetti '''!AppImage'''.
 * [[/PacchettiFlatpak|Utilizzare pacchetti Flatpak]]: guida all'utilizzo dei pacchetti '''Flatpak'''.

= Installare da sorgenti =

 * [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi/DaSorgenti|Installare da file sorgenti]]: come installare un programma direttamente dai sorgenti.
 * [[Programmazione/Checkinstall|Installare con checkinstall]]: '''checkinstall''' costruisce un pacchetto Debian a partire da un sorgente compilato.
In questa guida sono contenute le informazioni per connettersi ad una rete [[http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi|Wi-Fi]] tramite [[AmministrazioneSistema/Terminale|riga di comando]].

Tali operazioni possono risultare utili in varie situazioni, tra cui:
 * in sistemi server, installazioni [[Installazione/CdMinimale|minimali]] ecc.
 * qualora non fosse possibile utilizzare strumenti con interfacce grafiche, quali '''[[InternetRete/ConfigurazioneRete/NetworkManager|Networkmanager]]''', '''[[InternetRete/ConfigurazioneRete/Wicd|Wicd]]''' o '''[[https://wifi-radar.tuxfamily.org/|Wifi Radar]]''' (ad esempio qualora sia impossibile accedere alla sessione grafica in seguito a malfunzionamenti).

= Preparativi =

== Requisiti ==

Ovviamente come prerequisito fondamentale si dovranno conoscere:
 
 * '''[[https://it.wikipedia.org/wiki/SSID|ESSID]]''': è in pratica il nome identificativo della rete senza fili.
 * '''Chiave di sicurezza''': la password della rete !WiFi, ad eccezione delle reti aperte; può anche essere indicata come ''passphrase'', ''passkey'', ''key'' o altri nomi simili.

=== Configurazione del router (consigliata) ===

Nel caso di reti non pubbliche, la prima operazione da effettuare è controllare o aggiornare le configurazioni del proprio router !WiFi, se non già fatto in precedenza. A tale scopo è sempre utile consultare la manualistica del modello utilizzato.<<BR>>
Nei casi più comuni sarà preimpostato l'assegnamento automatico degli indirizzi IP ai client connessi alla rete ('''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Host_Configuration_Protocol|DHCP]]''').
<<BR>>
Di seguito alcuni consigli o aspetti da tenere in considerazione:
 * modificare il nome della rete con uno che __non__ contenga il nome di marca e/o modello del router e/o nome dell'[[https://it.wikipedia.org/wiki/Internet_service_provider|ISP]];
 * modificare la password della rete !WiFi preimpostata di fabbrica;
 * modificare la password di accesso alle configurazioni del router stesso (sostituendo, se preimpostati, nomi utente o password generiche quali «`admin`», «`user`», «`password`» ecc.);
 {{{#!wiki tip
Per la generazione di una password sicura si consiglia la consultazione di [[Sicurezza/GestionePassword/Robuste|questa pagina]].
}}}
 * Politiche di sicurezza: occorre impostare lo standard desiderato, ossia '''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Wired_Equivalent_Privacy|WEP]]''', '''[[https://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi_Protected_Access|WPA, WPA2 o WPA3]]'''.
 {{{#!wiki important
Si raccomanda di __non__ impostare nelle nuove connessioni la chiave WEP, poiché deprecata e soggetta problemi critici di sicurezza che potrebbero permettere a utenti non autorizzati di connettersi in maniera fraudolenta alla rete. Usare sempre la chiave WPA/WPA2.
}}}
 
<<Anchor(identificawifi)>>
== Identificazione dell'interfaccia di rete ==

Di seguito sono indicati alcuni metodi per conoscere il nome assegnato dal sistema alla scheda di rete wifi.

=== Directory sys/class/net ===

 0. Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete !WiFi digitare in un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]] il seguente comando: {{{
ls /sys/class/net
}}}
 0. Il risultato sarà simile al seguente:{{{
eth0 lo wlan0
}}}
 dove l'interfaccia di rete rilevata nell'esempio è '''wlan0'''.

=== iwconfig ===

 0. Digitare il seguente comando all'interno di un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
iwconfig
}}}
 0. Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:{{{
wlp7s0 IEEE 802.11 ESSID:off/any
          Mode:Managed Access Point: Not-Associated Tx-Power=16 dBm
          Retry short limit:7 RTS thr:off Fragment thr:off
          Power Management:off

lo no wireless extensions.

enp9s0 no wireless extensions.
}}}
 dove l'interfaccia di rete rilevata nell'esempio è '''wlp7s0'''.

=== Comando ip ===

Digitare il seguente comando all'interno di un [[AmministrazioneSistema/Terminale|terminale]]:{{{
ip addr}}}
L'output restituirà un elenco dei dispositivi di rete (es.: `1: lo` ,`2: wlp2s0`, ecc.), seguito da alcune proprietà.

<<Anchor(connessione)>>
= Connessione da riga di comando =

== Netplan (Ubuntu 24.04 e 22.04) ==

Le configurazioni di '''[[https://netplan.io/|Netplan]]''' sono contenute nella directory `/etc/netplan`. Al suo interno possono essere contenuti i seguenti tipi di file:

 * Ubuntu server: `50-cloud-init.yaml`
 * Ubuntu desktop: `01-network-manager-all.yml`

Per impostare la rete senza fili a cui si desidera collegarsi:
 0. Creare una copia di backup del file usando il '''[[AmministrazioneSistema/ComandiBase#cp|cp]]''', ad esempio con il comando:{{{
sudo cp /etc/netplan/50-cloud-init.yaml /etc/netplan/50-cloud-init.yaml.bak
}}}
 0. Aprire con i [[AmministrazioneSistema/PrivilegiDiAmministrazione|privilegi di amministrazione]] e con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] uno dei due file sopra indicati, ad esempio digitando nella [[AmministrazioneSistema/Terminale|linea di comando]] il seguente comando:{{{
sudo nano /etc/netplan/50-cloud-init.yaml
}}}
 0. Aggiungere le seguenti righe:{{{
wifis:
    wlan0:
        dhcp4: true
        optional: true
        access-points:
            "[Nome WiFi]":
                password: "[password WiFi]"
}}}
 sostituendo `[Nome WiFi]` e `[password WiFi]` con quelli effettivi e `wlan0` qualora il nome del dispositivo sia differente.
 {{{#!wiki note
Porre molta attenzione nel rispettare l'allineamento delle righe aggiunte con l'ultima di quelle già presente nel file (si consiglia di non utilizzare il tasto '''TAB''' ma di utilizzare gli spazi). In caso contrario potrebbero verificarsi errori nei passaggi successivi.
}}}
 {{{#!wiki tip
È possibile utilizzare configurazioni diverse (es.: impostare IP statico, server DNS, ecc.). Per maggiori informazioni consultare la [[http://people.ubuntu.com/~slyon/netplan-docs/netplan-yaml/|documentazione del progetto]].
}}}
 0. Digitare il comando:{{{
sudo netplan generate
}}}
 0. Applicare la configurazione con il comando:{{{
sudo netplan apply
}}}
 0. [[#verifica|Verificare]] la connessione.
 0. In caso di esito negativo, riavviare network manager digitando uno dei seguenti comandi:
  * Ubuntu desktop:{{{
sudo systemctl restart network-manager}}}
  * Ubuntu server:{{{
sudo systemctl restart system-networkd}}}
 oppure riavviare il sistema:{{{
sudo reboot
}}}

== iwconfig (Ubuntu 20.04) ==

Identificata l'interfaccia di rete !WiFi e supposto che si chiami '''wlp7s0''', per effettuare la connessione seguire i passaggi descritti di seguito.

 0. Se si desidera ottenere l'elenco delle reti wireless disponibili, completo di dettagli, digitare in un terminale il comando:{{{
sudo iwlist wlp7s0 scan
}}}
 Se invece si desidera semplicemente visualizzare l'elenco degli ESSID digitare il comando:{{{
sudo iwlist scan | grep -i essid
}}}
 Tra le reti rilevate dovrebbe essere presente quella del proprio router.
 0. Per connettersi alla rete desiderata digitare:{{{
sudo iwconfig wlp7s0 essid nome_della_rete
}}}
Sostituire "`nome_della_rete`" con il nome della propria rete rispettando i caratteri maiuscoli o minuscoli presenti nel nome.

<<Anchor(chiave)>>
=== Chiave WPA/WPA2 ===

Per memorizzare la password di una rete con chiave WPA/WPA2 fare riferimento a [[Hardware/DispositiviSenzaFili/WpaSupplicant|questa guida]].

=== Chiave WEP ===

{{{#!wiki important
Poiché la chiave WEP è stata deprecata a causa della sua compromissione, si raccomanda di usarla solo su dispositivi molto vecchi qualora non sia possibile sostituirla con WPA/WPA2.
}}}

Per sbloccare la protezione tramite la chiave WEP digitare il comando:{{{
sudo iwconfig wlp7s0 key 1A2B3C4D5E6F
}}} Il codice esadecimale «`1A2B3C4D5E6F`» va sostituito con la chiave '''WEP''' fornita in [[http://it.wikipedia.org/wiki/Esadecimale|formato numerico esadecimale]]. Una volta digitato il codice della chiave, dovrebbe essere possibile accedere alla rete.

=== Ottenere indirizzo IP ===

Infine ottenere un [[https://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_IP|indirizzo IP]] dal [[https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Host_Configuration_Protocol|server DHCP]] digitando: {{{
sudo dhclient wlan0
}}}
sostituendo `wlan0` qualora il nome del dispositivo sia diverso.<<BR>>
Nel caso in cui il comando `dhclient` non funzionasse, consultare [[#dhcp|questo paragrafo]].

== iwd ==

Consultare [[InternetRete/ConfigurazioneRete/Iwd|questa guida]].

<<Anchor(verifica)>>
= Verifica della connessione =
 
Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un [[InternetRete/Navigazione|browser]] e navigare.

In alternativa, se si dispone della sola riga di comando o si preferisce adoperare quest'ultima, utilizzare il comando '''ping''' con un sito web, come nel seguente esempio:{{{
ping google.com -c 4
}}}

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:
{{{
PING google.com (216.58.209.46) 56(84) bytes of data.
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=1 ttl=110 time=92.2 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=2 ttl=110 time=79.1 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=3 ttl=110 time=77.8 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=4 ttl=110 time=87.8 ms

--- google.com ping statistics ---
4 packets transmitted, 4 received, 0% packet loss, time 3004ms
rtt min/avg/max/mdev = 77.830/84.286/92.229/6.002 ms
}}}

Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «`Destination host unreachable`», digitare il comando:{{{
ping -n 4.2.2.2 -c 4
}}}

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:
{{{
PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data.
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=50 time=6487 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=50 time=5476 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=50 time=4452 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=50 time=3430 ms

--- 4.2.2.2 ping statistics ---
4 packets transmitted, 4 received, 0% packet loss, time 3059ms
rtt min/avg/max/mdev = 3430.742/4961.582/6487.292/1139.687 ms, pipe 4
}}}

Se in questo caso si ottengono messaggi quali «`unknown host`», «`Destination host unreachable`» o «`request timed out`», i [[https://it.wikipedia.org/wiki/Domain_Name_System|DNS]] potrebbero essere non correttamente impostati nel modem router in uso.<<BR>>
Impostare quindi le configurazioni corrette e ripetere la verifica (consultare in tal caso il manuale del dispositivo, se necessario).

= Reti salvate (Ubuntu 24.04 e 22.04) =

È possibile visualizzare le password delle reti !WiFi già salvate digitando il comando:{{{
sudo cat /etc/NetworkManager/system-connections/[nome-rete-WiFi].nmconnection
}}}
sostituendo `[nome-rete-WiFi]` con l'ESSID della rete.<<BR>>
L'output riporterà in chiaro la password nella sezione simile alla seguente:{{{
[wifi-security]
key-mgmt=wpa-psk
psk=[password_della_rete_WiFi]
}}}

= Risoluzione problemi =

<<Anchor(non_riconosciuti)>>
== Dispositivi non riconosciuti da iwconfig ==

Qualora nell'output del comando '''iwconfig''' tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «`no wireless extensions`», potrebbero essere non riconosciuti dal sistema. In tal caso procedere con i seguenti passaggi:

 0. Abilitare eventuali driver proprietari, come descritto in [[Hardware/AbilitareDriverProprietari|questa guida]] (si potrebbe avere bisogno di un cavo di rete e/o un adattatore wireless esterno funzionante).
 0. Se il dispositivo non risultasse ancora riconosciuto, consultare le guide specifiche elencate in [[Hardware/DispositiviSenzaFili#Driver_wireless|questa pagina]] (a seconda dei casi, si potrebbe avere bisogno di un cavo di rete e/o un adattatore wireless esterno funzionante e/o un altro dispositivo connesso alla rete).
 0. Se ancora non si fosse risolto il problema, [[Hardware/Periferiche/IdentificarePeriferiche|identificare la periferica]] non funzionante quindi rivolgersi all'assistenza del produttore oppure ai [[#supporto|canali di supporto]] (per navigare si potrebbe avere bisogno di un altro dispositivo connesso alla rete).

Una volta installati i driver, ripetere la procedura di [[#identificawifi|identificazione]] e verificare che i dispositivi siano correttamente riconosciuti.

{{{#!wiki note
Nel caso di [[Hardware/AbilitareDriverProprietari|driver proprietari]], poiché le interfacce di rete non sono presenti nel codice sorgente, devono essere caricate come moduli nel kernel. Come conseguenza i moduli delle interfacce installate si perdono ad ogni aggiornamento del kernel. Per non perdere la configurazione ad ogni aggiornamento dello stesso, si consiglia di accertarsi della presenza di [[https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Kernel_Module_Support|DKMS]] (Dynamic Kernel Module Support), [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|installando]] quindi il pacchetto [[apt://dkms|dkms]], se assente.
}}}

<<Anchor(dhcp)>>
== Terminare avahi-daemon ==

Dall'introduzione del demone avahi-daemon, sebbene il comando `dhclient` funzioni nella maggior parte dei casi, in alcuni computer per ristabilire la connessione alla rete è necessario eseguire il comando:{{{
sudo /etc/init.d/avahi-daemon stop
}}}
quindi ridare il comando:{{{
sudo dhclient wlan0
}}}

<<Anchor(supporto)>>
== Richiesta di supporto ==

Qualora non si riuscisse a far funzionare la scheda wireless è possibile rivolgersi ai [[https://www.ubuntu-it.org/supporto|canali di supporto]].<<BR>>
In particolare si consiglia di aprire una discussione nel forum, all'interno della sezione [[https://forum.ubuntu-it.org/viewforum.php?f=9|Driver e periferiche]], riportando:
 * marca e modello della scheda all'interno del titolo.
 * all'interno del messaggio, l'output del seguente comando:{{{
lspci -nnk | grep -A5 -i net
}}}
Linea 71: Linea 267:
 * [[AmministrazioneSistema|Amministrare il sistema]]: sezione dedicata alla manutenzione e alla gestione del sistema.
 * [[https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_gestione_dei_pacchetti|Voce enciclopedica]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs/WiFiHowTo|Documento originale]] (non aggiornato)
 * [[Hardware/DispositiviSenzaFili/WpaSupplicant|Wpa Supplicant]]
 * [[Hardware/DispositiviSenzaFili/Ndiswrapper|Ndiswrapper]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs/WirelessPCMCIATroubleshooting |Risoluzione dei problemi sul wiki internazionale]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs|Sezione dedicata al Wi-Fi sul wiki internazionale]] (non aggiornato)
 * [[http://www.linux-wlan.org/docs/wlan_adapters.html.gz|Database di compatibilità delle schede]]
 * [[http://at76c503a.berlios.de|Driver Atmel non ufficiale]] (in tedesco)
 * [[https://itsfoss.com/connect-wifi-terminal-ubuntu/|How to Connect to WiFi from the Terminal in Ubuntu Linux]]
 * [[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs|Sezione dedicata al Wi-Fi sul wiki internazionale]]
## * [[http://www.bitbuilder.com/wifi_radar/|Sito ufficiale del progetto WiFi Radar]]
## * [[http://flakey.info/|Sito dedicato al supporto tecnico al Wi-Fi]]
## * [[http://www.oreillynet.com/cs/weblog/view/wlg/448|Guida alla costruzioni di un'antenna]]
## * [[http://www-106.ibm.com/developerworks/library/wi-enable.html?ca=dgr-lnxw16Linux4Wireless|Articolo dell'IBM sul wireless in Linux]]
## * [[http://atmelwlandriver.sf.net|Driver open source Atmel ufficiali]]
## * [[http://0pointer.de/lennart/projects/waproamd/|Guida a waproamd]]
Linea 76: Linea 284:
##CategoryInternet CategoryHardware CategoryAmministrazione


Attenzione! Questa è una Pagina di prova. Le informazioni riportate potrebbero essere incomplete, errate e potenzialmente pericolose. Per contribuire alla realizzazione di questa pagina consultare la discussione di riferimento.

Guida verificata con Ubuntu: 20.04 22.04 24.04

Problemi in questa pagina? Segnalali in questa discussione

Introduzione

In questa guida sono contenute le informazioni per connettersi ad una rete Wi-Fi tramite riga di comando.

Tali operazioni possono risultare utili in varie situazioni, tra cui:

  • in sistemi server, installazioni minimali ecc.

  • qualora non fosse possibile utilizzare strumenti con interfacce grafiche, quali Networkmanager, Wicd o Wifi Radar (ad esempio qualora sia impossibile accedere alla sessione grafica in seguito a malfunzionamenti).

Preparativi

Requisiti

Ovviamente come prerequisito fondamentale si dovranno conoscere:

  • ESSID: è in pratica il nome identificativo della rete senza fili.

  • Chiave di sicurezza: la password della rete WiFi, ad eccezione delle reti aperte; può anche essere indicata come passphrase, passkey, key o altri nomi simili.

Configurazione del router (consigliata)

Nel caso di reti non pubbliche, la prima operazione da effettuare è controllare o aggiornare le configurazioni del proprio router WiFi, se non già fatto in precedenza. A tale scopo è sempre utile consultare la manualistica del modello utilizzato.
Nei casi più comuni sarà preimpostato l'assegnamento automatico degli indirizzi IP ai client connessi alla rete (DHCP).
Di seguito alcuni consigli o aspetti da tenere in considerazione:

  • modificare il nome della rete con uno che non contenga il nome di marca e/o modello del router e/o nome dell'ISP;

  • modificare la password della rete WiFi preimpostata di fabbrica;

  • modificare la password di accesso alle configurazioni del router stesso (sostituendo, se preimpostati, nomi utente o password generiche quali «admin», «user», «password» ecc.);

    Per la generazione di una password sicura si consiglia la consultazione di questa pagina.

  • Politiche di sicurezza: occorre impostare lo standard desiderato, ossia WEP, WPA, WPA2 o WPA3.

    Si raccomanda di non impostare nelle nuove connessioni la chiave WEP, poiché deprecata e soggetta problemi critici di sicurezza che potrebbero permettere a utenti non autorizzati di connettersi in maniera fraudolenta alla rete. Usare sempre la chiave WPA/WPA2.

Identificazione dell'interfaccia di rete

Di seguito sono indicati alcuni metodi per conoscere il nome assegnato dal sistema alla scheda di rete wifi.

Directory sys/class/net

  1. Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete WiFi digitare in un terminale il seguente comando:

    ls /sys/class/net
  2. Il risultato sarà simile al seguente:

    eth0 lo wlan0

    dove l'interfaccia di rete rilevata nell'esempio è wlan0.

iwconfig

  1. Digitare il seguente comando all'interno di un terminale:

    iwconfig
  2. Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:

    wlp7s0    IEEE 802.11  ESSID:off/any  
              Mode:Managed  Access Point: Not-Associated   Tx-Power=16 dBm   
              Retry short limit:7   RTS thr:off   Fragment thr:off
              Power Management:off
    
    lo        no wireless extensions.
    
    enp9s0    no wireless extensions.

    dove l'interfaccia di rete rilevata nell'esempio è wlp7s0.

Comando ip

Digitare il seguente comando all'interno di un terminale:

ip addr

L'output restituirà un elenco dei dispositivi di rete (es.: 1: lo ,2: wlp2s0, ecc.), seguito da alcune proprietà.

Connessione da riga di comando

Netplan (Ubuntu 24.04 e 22.04)

Le configurazioni di Netplan sono contenute nella directory /etc/netplan. Al suo interno possono essere contenuti i seguenti tipi di file:

  • Ubuntu server: 50-cloud-init.yaml

  • Ubuntu desktop: 01-network-manager-all.yml

Per impostare la rete senza fili a cui si desidera collegarsi:

  1. Creare una copia di backup del file usando il cp, ad esempio con il comando:

    sudo cp /etc/netplan/50-cloud-init.yaml /etc/netplan/50-cloud-init.yaml.bak
  2. Aprire con i privilegi di amministrazione e con un editor di testo uno dei due file sopra indicati, ad esempio digitando nella linea di comando il seguente comando:

    sudo nano /etc/netplan/50-cloud-init.yaml
  3. Aggiungere le seguenti righe:

    wifis:
        wlan0:
            dhcp4: true
            optional: true
            access-points:
                "[Nome WiFi]":
                    password: "[password WiFi]"

    sostituendo [Nome WiFi] e [password WiFi] con quelli effettivi e wlan0 qualora il nome del dispositivo sia differente.

    Porre molta attenzione nel rispettare l'allineamento delle righe aggiunte con l'ultima di quelle già presente nel file (si consiglia di non utilizzare il tasto TAB ma di utilizzare gli spazi). In caso contrario potrebbero verificarsi errori nei passaggi successivi.

    È possibile utilizzare configurazioni diverse (es.: impostare IP statico, server DNS, ecc.). Per maggiori informazioni consultare la documentazione del progetto.

  4. Digitare il comando:

    sudo netplan generate
  5. Applicare la configurazione con il comando:

    sudo netplan apply
  6. Verificare la connessione.

  7. In caso di esito negativo, riavviare network manager digitando uno dei seguenti comandi:
    • Ubuntu desktop:

      sudo systemctl restart network-manager
    • Ubuntu server:

      sudo systemctl restart system-networkd

    oppure riavviare il sistema:

    sudo reboot

iwconfig (Ubuntu 20.04)

Identificata l'interfaccia di rete WiFi e supposto che si chiami wlp7s0, per effettuare la connessione seguire i passaggi descritti di seguito.

  1. Se si desidera ottenere l'elenco delle reti wireless disponibili, completo di dettagli, digitare in un terminale il comando:

    sudo iwlist wlp7s0 scan

    Se invece si desidera semplicemente visualizzare l'elenco degli ESSID digitare il comando:

    sudo iwlist scan | grep -i essid
    Tra le reti rilevate dovrebbe essere presente quella del proprio router.
  2. Per connettersi alla rete desiderata digitare:

    sudo iwconfig wlp7s0 essid nome_della_rete

Sostituire "nome_della_rete" con il nome della propria rete rispettando i caratteri maiuscoli o minuscoli presenti nel nome.

Chiave WPA/WPA2

Per memorizzare la password di una rete con chiave WPA/WPA2 fare riferimento a questa guida.

Chiave WEP

Poiché la chiave WEP è stata deprecata a causa della sua compromissione, si raccomanda di usarla solo su dispositivi molto vecchi qualora non sia possibile sostituirla con WPA/WPA2.

Per sbloccare la protezione tramite la chiave WEP digitare il comando:

sudo iwconfig wlp7s0 key 1A2B3C4D5E6F

Il codice esadecimale «1A2B3C4D5E6F» va sostituito con la chiave WEP fornita in formato numerico esadecimale. Una volta digitato il codice della chiave, dovrebbe essere possibile accedere alla rete.

Ottenere indirizzo IP

Infine ottenere un indirizzo IP dal server DHCP digitando:

sudo dhclient wlan0

sostituendo wlan0 qualora il nome del dispositivo sia diverso.
Nel caso in cui il comando dhclient non funzionasse, consultare questo paragrafo.

iwd

Consultare questa guida.

Verifica della connessione

Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un browser e navigare.

In alternativa, se si dispone della sola riga di comando o si preferisce adoperare quest'ultima, utilizzare il comando ping con un sito web, come nel seguente esempio:

ping google.com -c 4

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:

PING google.com (216.58.209.46) 56(84) bytes of data.
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=1 ttl=110 time=92.2 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=2 ttl=110 time=79.1 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=3 ttl=110 time=77.8 ms
64 bytes from waw02s05-in-f14.1e100.net (216.58.209.46): icmp_seq=4 ttl=110 time=87.8 ms

--- google.com ping statistics ---
4 packets transmitted, 4 received, 0% packet loss, time 3004ms
rtt min/avg/max/mdev = 77.830/84.286/92.229/6.002 ms

Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «Destination host unreachable», digitare il comando:

ping -n 4.2.2.2 -c 4

Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:

PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data.
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=50 time=6487 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=50 time=5476 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=50 time=4452 ms
64 bytes from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=50 time=3430 ms

--- 4.2.2.2 ping statistics ---
4 packets transmitted, 4 received, 0% packet loss, time 3059ms
rtt min/avg/max/mdev = 3430.742/4961.582/6487.292/1139.687 ms, pipe 4

Se in questo caso si ottengono messaggi quali «unknown host», «Destination host unreachable» o «request timed out», i DNS potrebbero essere non correttamente impostati nel modem router in uso.
Impostare quindi le configurazioni corrette e ripetere la verifica (consultare in tal caso il manuale del dispositivo, se necessario).

Reti salvate (Ubuntu 24.04 e 22.04)

È possibile visualizzare le password delle reti WiFi già salvate digitando il comando:

sudo cat /etc/NetworkManager/system-connections/[nome-rete-WiFi].nmconnection

sostituendo [nome-rete-WiFi] con l'ESSID della rete.
L'output riporterà in chiaro la password nella sezione simile alla seguente:

[wifi-security]
key-mgmt=wpa-psk
psk=[password_della_rete_WiFi]

Risoluzione problemi

Dispositivi non riconosciuti da iwconfig

Qualora nell'output del comando iwconfig tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «no wireless extensions», potrebbero essere non riconosciuti dal sistema. In tal caso procedere con i seguenti passaggi:

  1. Abilitare eventuali driver proprietari, come descritto in questa guida (si potrebbe avere bisogno di un cavo di rete e/o un adattatore wireless esterno funzionante).

  2. Se il dispositivo non risultasse ancora riconosciuto, consultare le guide specifiche elencate in questa pagina (a seconda dei casi, si potrebbe avere bisogno di un cavo di rete e/o un adattatore wireless esterno funzionante e/o un altro dispositivo connesso alla rete).

  3. Se ancora non si fosse risolto il problema, identificare la periferica non funzionante quindi rivolgersi all'assistenza del produttore oppure ai canali di supporto (per navigare si potrebbe avere bisogno di un altro dispositivo connesso alla rete).

Una volta installati i driver, ripetere la procedura di identificazione e verificare che i dispositivi siano correttamente riconosciuti.

Nel caso di driver proprietari, poiché le interfacce di rete non sono presenti nel codice sorgente, devono essere caricate come moduli nel kernel. Come conseguenza i moduli delle interfacce installate si perdono ad ogni aggiornamento del kernel. Per non perdere la configurazione ad ogni aggiornamento dello stesso, si consiglia di accertarsi della presenza di DKMS (Dynamic Kernel Module Support), installando quindi il pacchetto dkms, se assente.

Terminare avahi-daemon

Dall'introduzione del demone avahi-daemon, sebbene il comando dhclient funzioni nella maggior parte dei casi, in alcuni computer per ristabilire la connessione alla rete è necessario eseguire il comando:

sudo /etc/init.d/avahi-daemon stop

quindi ridare il comando:

sudo dhclient wlan0

Richiesta di supporto

Qualora non si riuscisse a far funzionare la scheda wireless è possibile rivolgersi ai canali di supporto.
In particolare si consiglia di aprire una discussione nel forum, all'interno della sezione Driver e periferiche, riportando:

  • marca e modello della scheda all'interno del titolo.
  • all'interno del messaggio, l'output del seguente comando:

    lspci -nnk | grep -A5 -i net

Ulteriori risorse


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