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Differenze tra le versioni 13 e 40 (in 27 versioni)
Versione 13 del 30/09/2011 09.10.49
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Autore: maegras
Commento:
Versione 40 del 17/02/2019 16.38.36
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Autore: dd3my
Commento:
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<<Informazioni(rilasci="11.04 10.10 10.04"; forum="http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,472430.0.html")>> <<Informazioni(rilasci="11.10 10.04"; forum="http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?t=503414")>>
Linea 10: Linea 8:

In questa guida sono presenti istruzioni utili per tenere sotto controllo le temperature interne del proprio computer. I software che verranno installati sono in grado di fornire, dove disponibili, anche informazioni riguardo la velocità di rotazione delle ventole e il voltaggio dei componenti più importanti. In particolare:
 * ''lm-sensors'' per il controllo e la lettura dei sensori relativi a:
  * Temperatura della/e CPU;
  * Temperatura della Scheda Madre;
  * Temperatura della scheda video;
  * Velocità di rotazione delle ventole;
  * Tensioni di alimentazione dei componenti principali.
 * ''hddtemp'' per il controllo della temperatura degli Hard``Disks.

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:auto;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Le informazioni e i sensori disponibili variano da computer a computer''. ||

= Installazione =

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] i pacchetti [[apt://lm-sensors|lmsensors]] e [[apt://hddtemp|hddtemp]].

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:auto;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Durante l'installazione di'' [[apt://hddtemp|hddtemp]] verrà chiesto se si vuole far partire il demone all'avvio del computer. Spostare il cursore su «'''Si'''» attraverso il tasto'' '''Tab''' e confermare. Confermare anche i valori predefiniti che compariranno nelle successive schermate''. ||

= Configurazione =
Il processo di configurazione è necessario per il solo ''lm-sensors''
 0. Digitare in una finestra di terminale il comando: {{{
sudo sensors-detect
}}}
 0. Lo script presenterà alcune domande sul tipo di sensori da cercare. Gli output saranno simili a{{{
# sensors-detect revision 5861 (2010-09-21 17:21:05 +0200)
# System: ASUSTeK Computer Inc. F3JC (laptop)

This program will help you determine which kernel modules you need
to load to use lm_sensors most effectively. It is generally safe
and recommended to accept the default answers to all questions,
unless you know what you're doing.

Some south bridges, CPUs or memory controllers contain embedded sensors.
Do you want to scan for them? This is totally safe. (YES/no): }}} Rispondere «'''Yes'''» alle domande che verranno proposte.
 0. Alla domanda riguardante la scelta tra «ISA» e «SMBUS», scegliere «ISA».

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Nel caso di errori, ripetere la procedura e scegliere «SMBUS»''. ||
 
 0. Al termine lo script restituirà un output simile a questo: {{{
Driver `coretemp':
  * Chip `Intel digital thermal sensor' (confidence: 9)

To load everything that is needed, add this to /etc/modules:
#----cut here----
# Chip drivers
coretemp
#----cut here----
If you have some drivers built into your kernel, the list above will
contain too many modules. Skip the appropriate ones!

Do you want to add these lines automatically to /etc/modules? (yes/NO)
}}} Rispondere «'''Yes'''» anche a quest'ultima domanda, in modo che i necessari moduli vengano caricati al prossimo avvio del computer.

 0. Se non si vuole attendere il prossimo riavvio è possibile caricare tutti i moduli necessari, come suggerito anche da lm-sensors{{{
Monitoring programs won't work until the needed modules are
loaded. You may want to run 'service module-init-tools start'
to load them.}}} con i comandi {{{
sudo service module-init-tools start}}} oppure {{{
sudo /etc/init.d/module-init-tools start}}} in base alla versione di Ubuntu installata sul proprio sistema.
 0. È anche possibile caricare singolarmente i moduli con il comando {{{
sudo modprobe coretemp
}}}

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Se si vogliono caricare i moduli singolarmente è necessario ripetere il punto 6. per ognuno dei moduli indicati dallo script.'' ||

= Utilizzo da terminale =

== lmsensors ==

 0. Avviare il programma digitando il comando: {{{
sensors}}}

 0. In base al numero di sensori rilevati si otterranno risultati simili ai seguenti {{{
k8temp-pci-00c3
Adapter: PCI adapter
Core0 Temp:
             +23°C
Core1 Temp:
             +19°C

it8716-isa-0290
Adapter: ISA adapter
VCore: +1.18 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V)
VDDR: +3.25 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V)
+3.3V: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
+5V: +4.81 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V)
+12V: +11.58 V (min = +0.00 V, max = +16.32 V)
in5: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
in6: +0.00 V (min = +0.00 V, max = +4.08 V) ALARM
5VSB: +4.84 V (min = +0.00 V, max = +6.85 V)
VBat: +2.94 V
fan1: 0 RPM (min = 0 RPM)
fan2: 0 RPM (min = 0 RPM)
fan3: 0 RPM (min = 0 RPM)
temp1: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = diode
temp2: +30°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor
temp3: -7°C (low = -1°C, high = +127°C) sensor = thermistor
vid: +1.300 V}}} {{{
acpitz-virtual-0
Adapter: Virtual device
temp1: +49.0°C (crit = +95.0°C)

coretemp-isa-0000
Adapter: ISA adapter
Core 0: +59.0°C (crit = +100.0°C)

coretemp-isa-0001
Adapter: ISA adapter
Core 1: +57.0°C (crit = +100.0°C)}}}


== hddtemp ==
 0. Avviare il programma attraverso il comando{{{
sudo hddtemp /dev/sd?}}}
 0. Si otterrà in output la temperatura rilevata in tutti gli Hard``Disks connessi al computer.{{{
/dev/sda: WDC WD1600BEVT-22ZCT0: 42°C
/dev/sdb: MAXTOR STM3320820AS: S.M.A.R.T. not available}}}

= Interfaccia grafica =

== Ubuntu 11.04 «Unity» ==
 0. Aggiungere il [[http://help.ubuntu-it.org/10.04/ubuntu/add-applications/it/adding-repos.html|repository ppa]]{{{
ppa:alexmurray/indicator-sensors}}}
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://indicator-sensors|indicator-sensors]]
 0. Avviare il software attraverso la voce di menù '''Hardware Sensors Indicator''' reperibile attraverso la ricerca nella «Dash» di Unity oppure nel menù '''''Sistema → Mostra altri risultati'''''
 0. Accedere alle '''Preferenze''' del software cliccando sull'indicatore nella barra orizzontale di Ubuntu.
 0. Selezionare i sensori che si vogliono monitorare.
 0. Mettere la spunta su «'''Start automatically on login'''» se si vuole che l'indicatore parta automaticamente all'avvio del sistema

 ||<tablestyle="text-align: justify; width:auto;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''È possibile, con la release attuale (0.1-beta), visualizzare le informazioni relative ad un solo sensore per volta.<<BR>> Per cambiare l'informazione da monitorare basta semplicemente cliccare sull'indicatore e selezionare la propria scelta dal menù''. ||

||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Grandi/info.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">È disponibile, attraverso il repository ppa '''ppa:indicator-multiload/stable-daily''' il pacchetto [[apt://indicator-multiload|indicator-multiload]] che fornisce informazioni sulle condizioni di carico di CPU, Memoria RAM, Rete, Swap e Hard``Disk.<<BR>>I due pacchetti, ''indicator-multiload'' e ''indicator-sensors'', uniti a ''lm-sensors'' consentono un monitoraggio pressoché completo del sistema. ||
 
== Ubuntu 11.04 «classic», 10.10, 10.04 e precedenti ==
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://sensors-applet|sensors-applet]], reperibile dal [[Repository/Componenti|componente]] '''universe''' dei [[Repository|repository ufficiali]].
 0. Fare clic con il tasto destro del mouse su una delle due barre orizzontali del desktop, selezionare '''«Aggiungi al pannello...»''' e scegliere '''«Hardware sensors monitor»'''.
 0. È possibile modificare le impostazioni dei sensori e quali informazioni visualizzare cliccando con il tasto destro del mouse sull'applet e scegliendo '''Preferenze'''.
 ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%;" style="border:none;" 5%><<Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)>> ||<style="padding:0.5em; border:none;">''Potrebbe essere necessario, per visualizzare l'applet '''«Hardware sensors monitor»''', riavviare la sessione di Ubuntu.<<BR>>Per fare ciò è sufficiente effettuare il Log-out e successivamente ri-accedere al sistema.'' ||

== Kubuntu ==
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto [[apt://ksensors|ksensors]], reperibile dal [[Repository/Componenti|componente]] '''universe''' dei [[Repository|repository ufficiali]].

 0. Per avviarlo andare nel menù '''K'''.

== Xubuntu ==

 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto ''xsensors'' , reperibile dal [[Repository/Componenti|componente]] '''universe''' dei [[Repository|repository ufficiali]].
 0. Per avviarlo, digitare in una finestra di terminale il seguente comando: {{{
xsensors
}}}

In alternativa
 0. [[AmministrazioneSistema/InstallareProgrammi|Installare]] il pacchetto ''xfce4-sensors-plugin''
 0. Fare riferimento alla [[http://goodies.xfce.org/projects/panel-plugins/xfce4-sensors-plugin|pagina ufficiale]] del progetto per maggiori informazioni.

== Conky ==
È possibile monitorare i sensori presenti sul proprio computer anche attraverso il programma [[AmbienteGrafico/Conky|Conky]]. Fare riferimento alla guida del programma ed ai relativi [[AmbienteGrafico/Conky/Plugin|plugins]] per maggiorni informazioni.

 * Esempio di configurazione del file `.conkyrc` {{{
# Create own window instead of using desktop (required in nautilus)
own_window yes
own_window_class Conky
own_window_type conky
own_window_type override
own_window_hints below
own_window_hints undecorated,below,sticky,skip_taskbar,skip_pager
override_utf8_locale yes
double_buffer yes
use_spacer right
use_xft yes
update_interval 3.0
#Maximum Width of Window
maximum_width 320
# Minimum size of text area
# minimum_size 250 5
# Draw shades?
draw_shades no
# Text stuff
draw_outline no # amplifies text if yes
draw_borders no
font mono:size=9
uppercase no # set to yes if you want all text to be in uppercase
# Stippled borders?
stippled_borders 3
# border margins
border_margin 5
# border width
border_width 6
# Default colors and also border colors, grey90 == #e5e5e5
default_color FFFFFF
own_window_colour brown
own_window_transparent yes
# Text alignment, other possible values are commented
alignment top_right
# Gap between borders of screen and text
gap_x 10
gap_y 10
# stuff after ‘TEXT’ will be formatted on screen
TEXT
#
# quelli sopra solo codici finestre colori eccetera
# sotto i codici dei sensori con riferimento ai sensori postati sopra.
#
$color


      Core 1: ${freq 1} MHz Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'Core 0'|awk '{print $3}'}
      Core 2: ${freq 2} MHz Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'Core 1'|awk '{print $3}'}
      Core 3: ${freq 3} MHz Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'Core 2'|awk '{print $3}'}
      Core 4: ${freq 4} MHz Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'Core 3'|awk '{print $3}'}

                    CPU Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'CPU Temperature'|awk '{print $3}'}
                    MB Temperatura: $color ${exec sensors|grep 'MB Temperature'|awk '{print $3}'}
                    CPU FAN RPM: $color ${exec sensors|grep 'CPU FAN'|awk '{print $4}'} }}}

= Controllo delle ventole =

Per controllare le ventole e la scheda madre, aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando: {{{
pwmconfig
}}}

Le ventole verranno monitorate e sarà possibile modificare la velocità. Nel caso in cui è possibile il controllo totale, cioè fermare del tutto le ventole, creare un semplice script da lanciare all'avvio per un'ottimizzazione delle stesse.

 0. Creare con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/init.d/fancontrol` e aggiungere le seguenti righe: {{{
#!/bin/sh
#!/bin/sh
#
# Fancontrol start script.
#

set -e

# Defaults
DAEMON=/usr/sbin/fancontrol
PIDFILE=/var/run/fancontrol-pid
PATH=/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin

test -f $DAEMON || exit 0

. /lib/lsb/init-functions


case "$1" in
       start)
               log_begin_msg "Starting fancontrol daemon..."
               start-stop-daemon --start -o -q -m -b -p $PIDFILE -x $DAEMON
               log_end_msg $?
               ;;
       stop)
               log_begin_msg "Stopping fancontrol daemon..."
               start-stop-daemon --stop -o -q -p $PIDFILE
               log_end_msg $?
               ;;
       force-reload|restart)
               sh $0 stop
               sh $0 start
               ;;
       *)
               log_success_msg "Usage: /etc/init.d/fancontrol {start|stop|restart|force-reload}"
               log_success_msg " start - starts system-wide fancontrol service"
               log_success_msg " stop - stops system-wide fancontrol service"
               log_success_msg " restart, force-reload - starts a new system-wide fancontrol service"
               exit 1
               ;;
esac

exit 0
}}}
 0. Rendere eseguibile lo script, digitando in una finestra di terminale il seguente comando: {{{
sudo chmod +x /etc/init.d/fancontrol
}}}

 0. Avviare lo script con il comando: {{{
/etc/init.d/fancontrol start
}}}

  * Per interromperlo invece, si può fare ricorso al comando: {{{
/etc/init.d/fancontrol stop
}}}

 0. Se l'output non restituisce nessun errore, aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministrazione]] il file `/etc/rc.local` e aggiungere la seguente riga: {{{
/etc/init.d/fancontrol start
}}} in modo da ottenere qualcosa di simile al seguente esempio: {{{
#!/bin/sh
#!/bin/sh -e
#
# rc.local
#
# This script is executed at the end of each multiuser runlevel.
# Make sure that the script will "exit 0" on success or any other
# value on error.
#
# In order to enable or disable this script just change the execution
# bits.
#
# By default this script does nothing.
/etc/init.d/fancontrol start
exit 0
}}}

= Risoluzione dei problemi =

In caso di problemi o rallentamenti con i vari programmi, consultare la [[http://www.lm-sensors.org/wiki/Devices|relativa pagina]]
In questa guida si vedrà come costruire un server Web di tipo LAMP (Linux``Apache``My``Sql``Php) con accesso [[Server/Ftp|Ftp]] attraverso il software di virtualizzazione [[Virtualizzazione/VirtualBox|VirtualBox]], con tutti i vantaggi che ne derivano. L'utilizzo di tale soluzione è indicata solamente per un Server Web ad utilizzo personale.

= Preparazione dell'ambiente VirtualBox =

== Installazione ==

Procedere all'installazione di Virtual``Box seguendo la [[Virtualizzazione/VirtualBox/Installazione#Installazione_della_versione_con_restrizioni_di_licenza|relativa guida]].

== Configurazione ==

Avviare Virtual``Box e procedere come indicato:
 0. Accedere alla finestra di dialogo delle impostazioni di Virtual``Box attraverso la voce di menù '''''File → Impostazioni'''''.
 0. Selezionale la scheda '''Rete'''.
 0. Aggiungere una periferica di rete facendo clic sul tasto '''Aggiungi rete solo host (Ins)'''.
 0. Nella finestra di dialogo della rete verrà aggiunta la periferica:{{{
vboxnet0 }}}

== Creazione della macchina virtuale ==

 0. Procedere alla creazione della macchina virtuale seguendo la [[Virtualizzazione/VirtualBox/MacchineVirtuali|relativa guida]];
 0. Parametri consigliati se si procede all'installazione di Ubuntu Server:
  * Nome: '''Web``Server'''
  * Sistema operativo: '''Linux'''
  * Versione: '''Ubuntu'''
  * Memoria di base: '''256 MB '''
  * Disco rigido: '''8 GB'''

{{{#!wiki note
È possibile modificare i parametri della macchina virtuale secondo le proprie esigenze.}}}

== Configurazione della macchina virtuale ==

 0. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla macchina virtuale appena creata e scegliere, dal menù contestuale, '''Impostazioni''';
 0. Selezionare l'opzione '''Rete'''.
 0. Selezionare la scheda '''Scheda 2'''.
 0. Configurare come segue:
  * Spuntare l'opzione '''Abilita scheda di rete'''
  * Connessa a: '''Scheda solo host'''
  * Nome: '''vboxnet0'''
 0. Confermare le opzioni facendo clic su '''Ok'''.

= Installazione del sistema operativo =

{{{#!wiki note
Dato l'utilizzo che si farà della macchina virtuale, si procederà con l'installazione di '''Ubuntu Server L.T.S.''' La guida è tuttavia valida per qualsiasi altra versione di Ubuntu}}}
 0. Procurarsi l'immagine ISO di Ubuntu Server dalla relativa [[DownloadTorrent|pagina di download]];
 0. Procedere all'installazione di Ubuntu``Server nella macchina virtuale seguendo la [[Installazione/Generale|relativa guida]];
 0. Nel passo di installazione '''Interfaccia di rete principale''' selezionare '''eth0''';
 0. Nel passo di installazione '''Selezione del software''' assicurarsi di __non selezionare__ alcuna opzione.

= Configurazione del Server Web =

 0. Accedendere la macchina virtuale e accedere al sistema con le credenziale scelte in fase di installazione;
 0. Eseguire un aggiornamento del sistema digitando {{{
sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade}}}

{{{#!wiki important
Ubuntu Server è un sistema operativo privo di interfaccia grafica. Qualora si opti per una versione differente di Ubuntu tutti i passi seguenti dovranno essere eseguiti in una finestra di terminale.}}}
{{{#!wiki important
Tutte le procedure seguenti devono essere svolte nella macchina virtuale.}}}

<<Anchor(confrete)>>
== Configurazione della rete ==

 0. Verificare la configurazione delle periferiche di rete digitando {{{
ifconfig -a }}} Devono essere presenti le interfacce di rete '''eth0''' e '''eth1''' come nell'output seguente {{{
eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 08:00:27:d7:93:df
          indirizzo inet:10.0.2.15 Bcast:10.0.2.255 Maschera:255.255.255.0
          indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fed7:93df/64 Scope:Link
          UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
          RX packets:31727 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:14974 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:1000
          Byte RX:25515732 (25.5 MB) Byte TX:856748 (856.7 KB)

eth1 Link encap:Ethernet HWaddr 08:00:27:db:3a:18
          BROADCAST MULTICAST MTU:1500 Metric:1
          RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:1000
          Byte RX:0 (0.0 B) Byte TX:0 (0.0 B)

lo Link encap:Loopback locale
          indirizzo inet:127.0.0.1 Maschera:255.0.0.0
          indirizzo inet6: ::1/128 Scope:Host
          UP LOOPBACK RUNNING MTU:16436 Metric:1
          RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:0
          Byte RX:0 (0.0 B) Byte TX:0 (0.0 B)}}}

{{{#!wiki note
L'interfaccia '''eth0''' permette alla macchina virtuale di accedere alla rete internet attraverso la connessione del computer host. L'interfaccia '''eth1''' permette al computer host di accedere alla macchina virtuale.}}}

 0.#2 Avviare l'interfaccia di rete '''eth1''' con il comando {{{
sudo ifconfig eth1 up}}}
 0. Assegnare un indirizzo di rete all'interfaccia '''eth1''' con il comando {{{
sudo dhclient eth1}}}
 0. Verificare la corretta assegnazione dell'indirizzo attraverso in comando {{{
ifconfig }}} che dovrà restituire un output simile al seguente{{{
eth0 Link encap:Ethernet HWaddr 08:00:27:d7:93:df
          indirizzo inet:10.0.2.15 Bcast:10.0.2.255 Maschera:255.255.255.0
          indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fed7:93df/64 Scope:Link
          UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
          RX packets:31727 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:14974 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:1000
          Byte RX:25515732 (25.5 MB) Byte TX:856748 (856.7 KB)

eth1 Link encap:Ethernet HWaddr 08:00:27:db:3a:18
          indirizzo inet:192.168.56.101 Bcast:192.168.56.255 Maschera:255.255.255.0
          indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fedb:3a18/64 Scope:Link
          UP BROADCAST RUNNING MULTICAST MTU:1500 Metric:1
          RX packets:3 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:9 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:1000
          Byte RX:1770 (1.7 KB) Byte TX:1494 (1.4 KB)

lo Link encap:Loopback locale
          indirizzo inet:127.0.0.1 Maschera:255.0.0.0
          indirizzo inet6: ::1/128 Scope:Host
          UP LOOPBACK RUNNING MTU:16436 Metric:1
          RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
          TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
          collisioni:0 txqueuelen:0
          Byte RX:0 (0.0 B) Byte TX:0 (0.0 B)}}}
 0. Prendere nota dell''''indirizzo inet''' dell'interfaccia '''eth1''', in questo caso '''''192.168.56.101'''''.

== Installazione del server LAMP ==

 0. Installare il programma '''tastsel''' con il comando {{{
sudo apt-get install tasksel}}}
 0. Installare il Server LAMP con il comando {{{
sudo tasksel install lamp-server}}}
 0. Durante l'installazione del metapacchetto '''lamp-server''' verranno richieste all'utente delle informazioni aggiuntive, in particolare:
  * Scegliere una password per l'utente '''root''' del database '''MySql''';
  * Ripetere la password per l'utente '''root''' del database '''MySql'''.

== Verifica della configurazione ==

 0. Nella computer host aprire il proprio [[InternetRete/Navigazione|browser web]] preferito e digitare, nella barra degli indirizzi, l''''indirizzo inet''' della macchina virtuale. In questo caso{{{
http://192.168.56.101}}} Se la configurazione è avvenuta con successo sarà possibile visualizzare il testo {{{
It works!

This is the default web page for this server.

The web server software is running but no content has been added, yet.}}}

== Configurazione statica della rete ==

Se viene saltato questo passaggio, sarà necessario, ad ogni avvio della macchina virtuale, ripetere i passi contenuti nel paragrafo [[#confrete|Configurazione della rete]]
 0. Aprire, nella macchina virtuale e con privilegi di amministratore, il file `/etc/network/interfaces` con il comando {{{
sudo nano /etc/netork/interfaces}}}
 0. Aggiungere, alla fine del file, le seguenti righe {{{
# Scheda solo-host
auto eth1
iface eth1 inet static
    address 192.168.56.101
    netmask 255.255.255.0
    broadcast 192.168.56.255}}}

{{{#!wiki tip
I valori sono i medesimi reperibili nel punto 4. del paragrafo [[#confrete|Configurazione della rete]].}}}

 0.#3 Salvare le modifiche attraverso la sequenza di tasti '''Ctrl+X''' sovrascrivendo il file.
 0. Il contenuto del file dovrà essere simile a: {{{
# This file describes the network interfaces available on your system
# and how to activate them. For more information, see interfaces(5).

# The loopback network interface
auto lo
iface lo inet loopback
address 127.0.0.1
netmask 255.0.0.0

# The primary network interface
auto eth0
iface eth0 inet dhcp

# Scheda solo-host
auto eth1
iface eth1 inet static
    address 192.168.56.101
    netmask 255.255.255.0
    broadcast 192.168.56.255}}}

== Installazione e configurazione del server FTP ==

Il demone FTP sarà configurato per garantire l'accesso solamente agli utenti della macchina virtuale. Per configurazioni differenti o per opzioni specifiche, fare riferimento alla [[Server/Ftp|relativa guida]].
 0. Installare il pacchetto '''vsftpd''' ;
 0. Aprire, nella macchina virtuale e con privilegi di amministratore, il file `/etc/vsftpd.conf` con il comando {{{
sudo nano /etc/vsftpd.conf}}}
 0. Eliminare, se presente, il '''#''' dalla riga {{{
#local_enable=YES }}} In questo modo tutti e solo gli utenti presenti nella mecchina virtuale potranno accedere via FTP con le proprie credenziali di accesso;
 0. Salvare le modifiche apportate e chiudere il file con la combinazione di tasti '''Ctrl+X''' ;
 0. Riavviare il demone '''vsftpd''' con il comando {{{
sudo service vsftpd restart}}}
 0. Configurare il proprio client FTP, nel sistema host, con le credenziali:
  * Indirizzo: '''192.168.56.101''' (coincide con l''''indirizzo inet''' della macchina virtuale);
  * Nome utente: uguale a quello utilizzato per accedere alla macchina virtuale;
  * Password: uguale a quella utilizzata per accedere alla macchina virtuale.

== Spegnere la macchina virtuale ==

 0. Digitare il comando {{{
sudo shutdown -h now}}}
= Configurazione della macchina host =
È possibile assegnare un nome al proprio server virtuale e raggiungerlo attraverso tale nome senza doversi ricordare l'indirizzo inet. Procedere come segue:
 0. Nel sistema host aprire con un [[Ufficio/EditorDiTesto|editor di testo]] e con i [[AmministrazioneSistema/Sudo|privilegi di amministratore]] il file `/etc/hosts`
 0. Aggiungere la riga {{{
192.168.56.101 virtual.host }}}
  * '''192.168.56.101''': è l'indirizzo inet della macchina virtuale;
  * '''virtual.host''': è il mone da assegnare alla macchina virtuale.
 0. È ora possibile accedere al proprio server virtuale digitando nella barra degli indirizzi del browser il collegamento [[http://virtual.host]]

{{{#!wiki important
Scegliere nomi che non siano presenti nel web. Se si sceglie come nome, ad esempio `google.com`, ogni qualvolta nel proprio browser si digiterà un indirizzo che termini con `google.com` si verrà reindirizzati al proprio server virtuale invece che all'indirizzo del sito internet.}}}
Linea 315: Linea 227:
 * [[http://www.lm-sensors.org|Sito ufficiale del progetto]]
 * [[http://doc.ubuntu-fr.org/lm-sensors|Documento originale]]
 * [[Server/Web|Configurazione di un Server Web]]
 * [[Server/MySql|Configurazione di un server MySql]]
 * [[Server/Ftp|Configurazione di un server FTP]]
 * [[NewsletterItaliana/2010.029#Lo_sapevi_che...|Configurazione degli alias]]
Linea 318: Linea 233:
CategoryHomepage CategoryServer CategoryVirtualizzazione CategoryDaRevisionare

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Introduzione

In questa guida si vedrà come costruire un server Web di tipo LAMP (LinuxApacheMySqlPhp) con accesso Ftp attraverso il software di virtualizzazione VirtualBox, con tutti i vantaggi che ne derivano. L'utilizzo di tale soluzione è indicata solamente per un Server Web ad utilizzo personale.

Preparazione dell'ambiente VirtualBox

Installazione

Procedere all'installazione di VirtualBox seguendo la relativa guida.

Configurazione

Avviare VirtualBox e procedere come indicato:

  1. Accedere alla finestra di dialogo delle impostazioni di VirtualBox attraverso la voce di menù File → Impostazioni.

  2. Selezionale la scheda Rete.

  3. Aggiungere una periferica di rete facendo clic sul tasto Aggiungi rete solo host (Ins).

  4. Nella finestra di dialogo della rete verrà aggiunta la periferica:

    vboxnet0 

Creazione della macchina virtuale

  1. Procedere alla creazione della macchina virtuale seguendo la relativa guida;

  2. Parametri consigliati se si procede all'installazione di Ubuntu Server:
    • Nome: WebServer

    • Sistema operativo: Linux

    • Versione: Ubuntu

    • Memoria di base: 256 MB

    • Disco rigido: 8 GB

È possibile modificare i parametri della macchina virtuale secondo le proprie esigenze.

Configurazione della macchina virtuale

  1. Fare clic con il tasto destro del mouse sulla macchina virtuale appena creata e scegliere, dal menù contestuale, Impostazioni;

  2. Selezionare l'opzione Rete.

  3. Selezionare la scheda Scheda 2.

  4. Configurare come segue:
    • Spuntare l'opzione Abilita scheda di rete

    • Connessa a: Scheda solo host

    • Nome: vboxnet0

  5. Confermare le opzioni facendo clic su Ok.

Installazione del sistema operativo

Dato l'utilizzo che si farà della macchina virtuale, si procederà con l'installazione di Ubuntu Server L.T.S. La guida è tuttavia valida per qualsiasi altra versione di Ubuntu

  1. Procurarsi l'immagine ISO di Ubuntu Server dalla relativa pagina di download;

  2. Procedere all'installazione di UbuntuServer nella macchina virtuale seguendo la relativa guida;

  3. Nel passo di installazione Interfaccia di rete principale selezionare eth0;

  4. Nel passo di installazione Selezione del software assicurarsi di non selezionare alcuna opzione.

Configurazione del Server Web

  1. Accedendere la macchina virtuale e accedere al sistema con le credenziale scelte in fase di installazione;
  2. Eseguire un aggiornamento del sistema digitando

    sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade

Ubuntu Server è un sistema operativo privo di interfaccia grafica. Qualora si opti per una versione differente di Ubuntu tutti i passi seguenti dovranno essere eseguiti in una finestra di terminale.

Tutte le procedure seguenti devono essere svolte nella macchina virtuale.

Configurazione della rete

  1. Verificare la configurazione delle periferiche di rete digitando

    ifconfig -a 

    Devono essere presenti le interfacce di rete eth0 e eth1 come nell'output seguente

    eth0      Link encap:Ethernet  HWaddr 08:00:27:d7:93:df  
              indirizzo inet:10.0.2.15  Bcast:10.0.2.255  Maschera:255.255.255.0
              indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fed7:93df/64 Scope:Link
              UP BROADCAST RUNNING MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
              RX packets:31727 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:14974 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:1000 
              Byte RX:25515732 (25.5 MB)  Byte TX:856748 (856.7 KB)
    
    eth1      Link encap:Ethernet  HWaddr 08:00:27:db:3a:18  
              BROADCAST MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
              RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:1000 
              Byte RX:0 (0.0 B)  Byte TX:0 (0.0 B)
    
    lo        Link encap:Loopback locale  
              indirizzo inet:127.0.0.1  Maschera:255.0.0.0
              indirizzo inet6: ::1/128 Scope:Host
              UP LOOPBACK RUNNING  MTU:16436  Metric:1
              RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:0 
              Byte RX:0 (0.0 B)  Byte TX:0 (0.0 B)

L'interfaccia eth0 permette alla macchina virtuale di accedere alla rete internet attraverso la connessione del computer host. L'interfaccia eth1 permette al computer host di accedere alla macchina virtuale.

  1. Avviare l'interfaccia di rete eth1 con il comando

    sudo ifconfig eth1 up
  2. Assegnare un indirizzo di rete all'interfaccia eth1 con il comando

    sudo dhclient eth1
  3. Verificare la corretta assegnazione dell'indirizzo attraverso in comando

    ifconfig 

    che dovrà restituire un output simile al seguente

    eth0      Link encap:Ethernet  HWaddr 08:00:27:d7:93:df  
              indirizzo inet:10.0.2.15  Bcast:10.0.2.255  Maschera:255.255.255.0
              indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fed7:93df/64 Scope:Link
              UP BROADCAST RUNNING MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
              RX packets:31727 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:14974 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:1000 
              Byte RX:25515732 (25.5 MB)  Byte TX:856748 (856.7 KB)
    
    eth1      Link encap:Ethernet  HWaddr 08:00:27:db:3a:18  
              indirizzo inet:192.168.56.101  Bcast:192.168.56.255  Maschera:255.255.255.0
              indirizzo inet6: fe80::a00:27ff:fedb:3a18/64 Scope:Link
              UP BROADCAST RUNNING MULTICAST  MTU:1500  Metric:1
              RX packets:3 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:9 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:1000 
              Byte RX:1770 (1.7 KB)  Byte TX:1494 (1.4 KB)
    
    lo        Link encap:Loopback locale  
              indirizzo inet:127.0.0.1  Maschera:255.0.0.0
              indirizzo inet6: ::1/128 Scope:Host
              UP LOOPBACK RUNNING  MTU:16436  Metric:1
              RX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 frame:0
              TX packets:0 errors:0 dropped:0 overruns:0 carrier:0
              collisioni:0 txqueuelen:0 
              Byte RX:0 (0.0 B)  Byte TX:0 (0.0 B)
  4. Prendere nota dell'indirizzo inet dell'interfaccia eth1, in questo caso 192.168.56.101.

Installazione del server LAMP

  1. Installare il programma tastsel con il comando

    sudo apt-get install tasksel
  2. Installare il Server LAMP con il comando

    sudo tasksel install lamp-server
  3. Durante l'installazione del metapacchetto lamp-server verranno richieste all'utente delle informazioni aggiuntive, in particolare:

    • Scegliere una password per l'utente root del database MySql;

    • Ripetere la password per l'utente root del database MySql.

Verifica della configurazione

  1. Nella computer host aprire il proprio browser web preferito e digitare, nella barra degli indirizzi, l'indirizzo inet della macchina virtuale. In questo caso

    http://192.168.56.101

    Se la configurazione è avvenuta con successo sarà possibile visualizzare il testo

    It works!
    
    This is the default web page for this server.
    
    The web server software is running but no content has been added, yet.

Configurazione statica della rete

Se viene saltato questo passaggio, sarà necessario, ad ogni avvio della macchina virtuale, ripetere i passi contenuti nel paragrafo Configurazione della rete

  1. Aprire, nella macchina virtuale e con privilegi di amministratore, il file /etc/network/interfaces con il comando

    sudo nano /etc/netork/interfaces
  2. Aggiungere, alla fine del file, le seguenti righe

    # Scheda solo-host
    auto eth1
    iface eth1 inet static
        address 192.168.56.101
        netmask 255.255.255.0
        broadcast 192.168.56.255

I valori sono i medesimi reperibili nel punto 4. del paragrafo Configurazione della rete.

  1. Salvare le modifiche attraverso la sequenza di tasti Ctrl+X sovrascrivendo il file.

  2. Il contenuto del file dovrà essere simile a:

    # This file describes the network interfaces available on your system
    # and how to activate them. For more information, see interfaces(5).
    
    # The loopback network interface
    auto lo
    iface lo inet loopback
    address 127.0.0.1
    netmask 255.0.0.0
    
    # The primary network interface
    auto eth0
    iface eth0 inet dhcp
    
    # Scheda solo-host
    auto eth1
    iface eth1 inet static
        address 192.168.56.101
        netmask 255.255.255.0
        broadcast 192.168.56.255

Installazione e configurazione del server FTP

Il demone FTP sarà configurato per garantire l'accesso solamente agli utenti della macchina virtuale. Per configurazioni differenti o per opzioni specifiche, fare riferimento alla relativa guida.

  1. Installare il pacchetto vsftpd ;

  2. Aprire, nella macchina virtuale e con privilegi di amministratore, il file /etc/vsftpd.conf con il comando

    sudo nano /etc/vsftpd.conf
  3. Eliminare, se presente, il # dalla riga

    #local_enable=YES 
    In questo modo tutti e solo gli utenti presenti nella mecchina virtuale potranno accedere via FTP con le proprie credenziali di accesso;
  4. Salvare le modifiche apportate e chiudere il file con la combinazione di tasti Ctrl+X ;

  5. Riavviare il demone vsftpd con il comando

    sudo service vsftpd restart
  6. Configurare il proprio client FTP, nel sistema host, con le credenziali:
    • Indirizzo: 192.168.56.101 (coincide con l'indirizzo inet della macchina virtuale);

    • Nome utente: uguale a quello utilizzato per accedere alla macchina virtuale;
    • Password: uguale a quella utilizzata per accedere alla macchina virtuale.

Spegnere la macchina virtuale

  1. Digitare il comando

    sudo shutdown -h now

Configurazione della macchina host

È possibile assegnare un nome al proprio server virtuale e raggiungerlo attraverso tale nome senza doversi ricordare l'indirizzo inet. Procedere come segue:

  1. Nel sistema host aprire con un editor di testo e con i privilegi di amministratore il file /etc/hosts

  2. Aggiungere la riga

    192.168.56.101  virtual.host 
    • 192.168.56.101: è l'indirizzo inet della macchina virtuale;

    • virtual.host: è il mone da assegnare alla macchina virtuale.

  3. È ora possibile accedere al proprio server virtuale digitando nella barra degli indirizzi del browser il collegamento http://virtual.host

Scegliere nomi che non siano presenti nel web. Se si sceglie come nome, ad esempio google.com, ogni qualvolta nel proprio browser si digiterà un indirizzo che termini con google.com si verrà reindirizzati al proprio server virtuale invece che all'indirizzo del sito internet.

Ulteriori risorse


CategoryServer CategoryVirtualizzazione CategoryDaRevisionare