Introduzione
In questa guida sono contenute le informazioni per connettersi ad una rete wifi tramite riga di comando. Le stesse operazioni possono compiersi grazie all'ausilio di interfacce grafiche come Networkmanager, Wifi Radar e
Preparativi
Configurazione del router
Il primo passo da compiere è quello di configurare il proprio router wireless abilitando, se lo si desidera, politiche di sicurezza come WEP e WPA. Nella configurazione è necessario assegnare un ESSID ovvero un nome alla rete wireles creata ed abilitare il server dhcp per l'assegnamento automatico degli indirizzi di rete ai client connessi alla rete.
Identificazione dell'interfaccia di rete
Per conoscere il nome assegnato alla scheda di rete è sufficiente digitare il seguente comando all'interno di una finestra di terminale:
iwconfig
Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:
lo no wireless extensions. eth0 no wireless extensions. sit0 no wireless extensions. wlan0 unassociated ESSID:off/any Mode:Managed Channel=0 Access Point: 00:00:00:00:00:00 Bit Rate=0 kb/s Tx-Power:off Retry:on RTS thr:off Fragment thr:off Power Management:off Link Quality:0 Signal level:0 Noise level:0 Rx invalid nwid:0 Rx invalid crypt:0 Rx invalid frag:0 Tx excessive retries:0 Invalid misc:0 Missed beacon:0
Se tutti i dispositivi elencati dovessero avere la dicitura «no wireless extensions» ciò potrebbe essere dovuto ad un mancato riconoscimento della scheda. In tal caso consultare la guida a [:Hardware/DispositiviSenzaFili/Ndiswrapper:ndiswrapper]. |
Per verificare l'avvenuta connessione è sufficiente avviare un [:InternetRete/Navigazione:browser] e navigare. In alternativa è possibile verificare la propria connessione ad Internet con il comando ping. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
ping -n 4.2.2.2 -c 4
Il risultato del precedente comando dovrebbe essere simile al seguente:
PING 4.2.2.2 (4.2.2.2) 56(84) bytes of data 64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 4.2.2.2: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}
Nel caso in cui il risultato dovesse essere simile a «Destination host unreachable» o «request timed out» ciò segnalarebbe la presenza di qualche errore nella configurazione. |
Per verificare che i DNS siano stati impostati correttamente è sufficiente utilizzare il comando ping con un nome di dominio. Quello che segue è un esempio:
ping google.com -c 4
Il risultato dovrebbe essere simile al seguente:
PING google.com (216.239.37.99) 56(84) bytes of data 64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=1 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=2 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=3 ttl=205 time={some value} 64 bytes from from 216.239.37.99: icmp_seq=4 ttl=205 time={some value}
Nel caso si riceva un errore simile a «unknown host» è necessario controllare se che i DNS siano stati correttamente settati nel modem-router.
Configurare la scheda di rete da riga di comando
Ripetere tale operazione per tutte le interfacce di rete, esclusa l'interfaccia di loopback «lo». Una volta disabilitate tutte le interfacce digitare il seguente comando per abilitare la scheda di rete senza fili:
sudo ifup wlan0
Controllare con il comando ifconfig se il procedimento è andato a buon fine e verificare l'avvenuta connesione provando a navigare il web oppure utilizzando il comando ping. Nel caso in cui la rete non dovesse ancora funzionare digitare i seguenti comandi:
iwconfig wlan0 mode managed iwconfig wlan0 channel 11 iwconfig wlan0 essid networkname
La dicitura «mode managed» specifica la modalità con la quale stabilire la connessione al un router wireless. I parametri «channel» e «essid» devono essere adattati alla configurazione del router.
Ogni scheda di rete possiede un numero identificativo univoco chiamato [http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_MAC indirizzo MAC]. Molti router wireless consentono di restringere l'accesso a degli indirizzi MAC specifici. È possibile reperire l'indirizzo MAC della propria scheda senza fili con il comando ifconfig wlan0, sostituendo la dicitura «wlan0» con il nome della propria scheda di rete. L'indirizzo dovrebbe comparire sulla prima riga, dopo «HWaddr». |
Proteggere l'accesso alla rete
È buona norma attivare una qualche forma di codifica: in questo paragrafo verrà utilizzata la codifica WEP, ottimamente supportata da Ubuntu.
Impostare la chiave di protezione
Per prima cosa è necessario attivare la protezione WEP sul proprio router. Il resto di questo paragrafo contiene delle istruzioni generiche dato che router differenti funzionano in modo diverso. È consigliato fare sempre riferimento al manuale del proprio router.
Per aumentare la protezione della propria rete è consigliato scegliere come lunghezza della password WEP la massima dimensione disponibile. |
Per inserire la chiave è sufficiente digitare il seguente comando in una finestra di terminale:
iwconfig wlan0 key FEFEFEFEFE
La dicitura «FEFEFEFEFE» va sostituita con la propria chiave WEP in [http://it.wikipedia.org/wiki/Esadecimale formato numerico esadecimale]. Una volta impostata la chiave dovrebbe essere possibile accedere alla rete.
Ulteriori risorse
[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs/WiFiHowTo Documento originale]
[https://wiki.ubuntu.com/WiFiTroubleshooting Risoluzione dei problemi sul wiki internazionale]
[https://help.ubuntu.com/community/WifiDocs Sezione dedicata al Wi-Fi sul wiki internazionale]
[http://0pointer.de/lennart/projects/waproamd/ Guida a waproamd]
[http://www.bitbuilder.com/wifi_radar/ Sito ufficiale del progetto WiFi Radar]
[http://flakey.info/ Sito dedicato al supporto tecnico al Wi-Fi]
[http://www.oreillynet.com/cs/weblog/view/wlg/448 Guida alla costruzioni di un'antenna]
[http://www.linux-wlan.org/docs/wlan_adapters.html.gz Database di compatibilità delle schede]
[http://www-106.ibm.com/developerworks/library/wi-enable.html?ca=dgr-lnxw16Linux4Wireless Articolo dell'IBM sul wireless in Linux]
[http://atmelwlandriver.sf.net Driver open source Atmel ufficiali]
[http://at76c503a.berlios.de Driver Atmel non ufficiale]
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