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'''''Nota''''': ''per la creazione del raid su un sistema di 250 Gb son necessari circa 100 minuti.'' '''La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root /, una di home /home e una di swap.''' '''Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1'''. Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire: |
||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/note.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">''per la creazione del raid su un sistema di 250 Gb son necessari circa 100 minuti.'' || ||<tablestyle="text-align: justify; width:100%; " style="border:none;" 5%>[[Immagine(Icone/Piccole/warning.png,,center)]] ||<style="padding:0.5em; border:none;">'''La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root /, una di home /home e una di swap. Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1.''' || Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire: |
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Introduzione
Questa pagina è dedicata alla creazione di un raid1 (o raid0 http://it.wikipedia.org/wiki/RAID) tramite l'impiego di controller integrati sulle schede madri e di software dedicati.
Preparativi
Per prima cosa impostare il controller raid come attivo e avviabile da bios (per ulteriori informazioni consultare il manuale allegato alla scheda http://it.wikipedia.org/wiki/Bios ); infine, nella sezione relativa al boot impostare l'elenco delle periferiche secondo queste priorità:
- Floppy
- Lettore cd/dvd
- Controller Raid
Salvare e uscire dal bios. All'avvio del computer appariranno una serie di informazioni relative allo stato delle periferiche collegate alla scheda madre; si arriverà a un certo punto in cui comparirà una nuova schemata (abilitata dall'attivazione del chip) in cui si chiederà di premere una combinazione di tasti, ad esempio nel caso di un chip promise i tasti sono Ctrl+F, per poter accedere al programma di configurazione del Fake raid. Un utility permetterà la creazione, la gestione e la cancellazione di un array raid. Scegliere la creazione di un Raid1 (il cui scopo è il mirroring ossia la salvaguardia dei dati) e definire i drive interessati in questa configurazione. L'altra opzione disponibile è la formazione di un Raid0 (il cui scopo è lo striping ossia la velocità). Se entrambi i dischi sono funzionanti e della medesima dimensione l'array verrà creato e, all'uscita dal programma, il computer verrà riavviato. A questo punto nella schermata da cui si può accedere alla configurazione del chip comparirà una scritta indicando il tipo di raid creato e lo stato (functional). Finalmente si può iniziare l'installazione del sistema operativo.
Installazione
Nell'installazione qui proposta si è partiti dalla versione alternate 32 bit (si può procedere analogamente per la versione a 64 bit). Avviato il cd premere F2 in modo da selezionare la lingua italiana e scegliere Installazione per sistemi Oem. Come prima cosa comparirà una nuova schermata in cui, se riconosciuta, la scheda di rete cercherà di collegarsi a un ["Server/Dhcp"]. Qualora il router non fosse configurato con un DHCP impostare manualmente l'indirizzo ip della Scheda di rete.
Ultimata l'imposstazione della scheda di rete comparirà il demone di partizionamento. E' necessario abbandonare l'installazione scegliendo con il tasto Tab il pulsante Indietro che porterà a una schermata in cui sono elencate le voci del progresso dell'installazione. Scegliere Avvia Terminale che avvierà un terminale di root:
~#
Procedere col partizionamento: digitare nel terminale il comando per vedere le partizioni presenti:
~#fdisk -l Disk /dev/sda: 250.0 GB, 250059350016 bytes 255 heads, 63 sectors/track, 30401 cylinders Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes Disk identifier: 0x00007ae5 Disk /dev/sdb: 250.0 GB, 250059350016 bytes 255 heads, 63 sectors/track, 30401 cylinders Units = cylinders of 16065 * 512 = 8225280 bytes Disk identifier: 0x00007ae5
Iniziare a partizionare il disco sda. Nel terminale digitare:
~#fdisk /dev/sda
La cui risposta sarà:
The number of cylinders for this disk is set to 30515. There is nothing wrong with that, but this is larger than 1024, and could in certain setups cause problems with: 1) software that runs at boot time (e.g., old versions of LILO) 2) booting and partitioning software from other OSs (e.g., DOS FDISK, OS/2 FDISK) Command (m for help):
se si sceglie m come opzione si ottiene questa schermata:
a toggle a bootable flag b edit bsd disklabel c toggle the dos compatibility flag d delete a partition l list known partition types m print this menu n add a new partition o create a new empty DOS partition table p print the partition table q quit without saving changes s create a new empty Sun disklabel t change a partition's system id u change display/entry units v verify the partition table w write table to disk and exit x extra functionality (experts only) Command (m for help):
Si vuole creare una nuova partizione quindi n:
Command (m for help): n Command action e extended p primary partition (1-4)
Si deve creare una partizione primaria quindi p, e dare il numero della partizione; la scelta sarà 1. Ora sarà necessario dare le dimensioni della prima partizione dal cilindro 1 a circa 30 gb di spazio. questa partizione verrà contrassegnata come sda1. Il lavoro con fdisk è quasi ultimato, è necessario ancora editare l'id della partizione e scrivere le modifiche della stessa; per fare questo digitare t e scegliere come id fd:
Command (m for help): t Selected partition 1 Hex code (type L to list codes): L 0 Empty 1e Hidden W95 FAT1 80 Old Minix be Solaris boot 1 FAT12 24 NEC DOS 81 Minix / old Lin bf Solaris 2 XENIX root 39 Plan 9 82 Linux swap / So c1 DRDOS/sec (FAT- 3 XENIX usr 3c PartitionMagic 83 Linux c4 DRDOS/sec (FAT- 4 FAT16 <32M 40 Venix 80286 84 OS/2 hidden C: c6 DRDOS/sec (FAT- 5 Extended 41 PPC PReP Boot 85 Linux extended c7 Syrinx 6 FAT16 42 SFS 86 NTFS volume set da Non-FS data 7 HPFS/NTFS 4d QNX4.x 87 NTFS volume set db CP/M / CTOS / . 8 AIX 4e QNX4.x 2nd part 88 Linux plaintext de Dell Utility 9 AIX bootable 4f QNX4.x 3rd part 8e Linux LVM df BootIt a OS/2 Boot Manag 50 OnTrack DM 93 Amoeba e1 DOS access b W95 FAT32 51 OnTrack DM6 Aux 94 Amoeba BBT e3 DOS R/O c W95 FAT32 (LBA) 52 CP/M 9f BSD/OS e4 SpeedStor e W95 FAT16 (LBA) 53 OnTrack DM6 Aux a0 IBM Thinkpad hi eb BeOS fs f W95 Ext'd (LBA) 54 OnTrackDM6 a5 FreeBSD ee EFI GPT 10 OPUS 55 EZ-Drive a6 OpenBSD ef EFI (FAT-12/16/ 11 Hidden FAT12 56 Golden Bow a7 NeXTSTEP f0 Linux/PA-RISC b 12 Compaq diagnost 5c Priam Edisk a8 Darwin UFS f1 SpeedStor 14 Hidden FAT16 <3 61 SpeedStor a9 NetBSD f4 SpeedStor 16 Hidden FAT16 63 GNU HURD or Sys ab Darwin boot f2 DOS secondary 17 Hidden HPFS/NTF 64 Novell Netware b7 BSDI fs fd Linux raid auto 18 AST SmartSleep 65 Novell Netware b8 BSDI swap fe LANstep 1b Hidden W95 FAT3 70 DiskSecure Mult bb Boot Wizard hid ff BBT 1c Hidden W95 FAT3 75 PC/IX
Per ultimare le operazioni scrivere le modifiche sulla tabella partizioni con w e automaticamente fdisk uscirà a terminale. Le partizioni scelte per questo sistema sono le seguenti:
- sda1 =31 Gb
- sda2=200 Gb
- sda3= 900 Mb
Per replicare le medesime partizioni sul disco sdb da terminale:
~#sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
E' necessario quindi creare i drive “virtuali” per cui:
~#modprobe md
poi tramite l'utility già presente nel cd alternate mdadm si possono creare le tre partizioni virtuali:
~#mdadm --create /dev/md0 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda1 /dev/sdb1 ~#mdadm --create /dev/md1 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda2 /dev/sdb2 ~#mdadm --create /dev/md2 --level=1 --raid-devices=2 /dev/sda3 /dev/sdb3
dove:
--create /dev/mdX
Crea una nuova partizione denominandola mdX
--level=1
Crea un raid di tipo 1 (mirroring); per lo striping sostituire 1 con 0
--raid-devices=2 /dev/sdaX /dev/sdbX
Identifica i device costituenti il raid (in questo caso due) e come si chiamano all'interno della cartella/dev. Per vedere lo stato di avanzamento della creazione del raid si può usare come comando:
~#cat /proc/mdstat
per la creazione del raid su un sistema di 250 Gb son necessari circa 100 minuti. |
La decisione di creare 3 partizioni è dato dal fatto di voler suddividere il sistema in una partizione di root /, una di home /home e una di swap. Tutte queste tre partizioni devono esser duplicate su entrambi gli hard disk altrimenti si ha un inconsistenza a livello del sistema Raid1. |
Una volta ultimata la sincronizzazione si può uscire dalla modalità terminale per poter riprendere l'installazione del sistema. Per uscire:
~#exit
Ora come opzione si sceglierà; rilevamento dischi. Scegliere partizionamento manuale. Saran presenti 9 Hard disk, sei dei quali sdaX, sdbX saranno volumi fisici per raid; gli altri tre, md0, md1, md2 non avranno ancora un filesystem.
- md0 si attribuirà la caratteristica di / (root) e di boot all'avvio
- md1 si attribuirà la caratteristica di /home
- md2 diventerà invece lo spazio di swap.
Ora si può continuare con l'installazione e di default verrà installato Ubuntu in versione server. Al riavvio del computer Ubuntu verrà eseguito in modalità terminale. Prima di installare l'eventuale desktop, è necessario riconfigurare grub:
~$sudo vi /boot/grub/menu.lst
ecc...
~$sudo apt-get install gnome-desktop
Inviando questo comando si installa il desktop per il sistema raid1 appena creato. Ovviamente se si preferisce Kde a Gnome basta cambiare gnome-desktop con kde-desktop.
Ripristino di un Array
Lo scopo principale di un Array in Raid1 è poter sostituire l'hard disk eventualmente danneggiato con uno funzionante. Per far questo è sufficiente inserire una serie di comandi; si supponga che dei due hard disk quello danneggiato sia sdb. Si procederà in questa maniera:
~#mdadm /dev/md0 --fail /dev/sdb1 --remove /dev/sdb1 ~#mdadm /dev/md1 --fail /dev/sdb2 --remove /dev/sdb2 ~#mdadm /dev/md2 --fail /dev/sdb3 --remove /dev/sdb3
Sostituito il disco danneggiato è necessario partizionare il nuovo disco:
~#sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb
E ricreare l'array:
~#mdadm /dev/md0 --add /dev/sdb1 ~#mdadm /dev/md1 --add /dev/sdb2 ~#mdadm /dev/md2 --add /dev/sdb3
Analogamente a come fatto sopra si può controllare l'avanzamento della creazione dell'array:
~#cat /proc/mdstat
Ulteriori risorse
http://www.messinalug.org/mediawiki/index.php/Raid_1_con_Linux
http://www.howtoforge.com/software-raid1-grub-boot-debian-etch