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Introduzione
È possibile installare Ubuntu su una periferica USB (pen drive, hard disk esterno, etc) in modalità persistente. Ciò significa che sarà possibile avviare il sistema da tale periferica mantenendo le personalizzazioni come il layout della tastiera, le preferenze e i pacchetti installati. Occorre un dispositivo USB da almeno 1 GiB di memoria: 750 MiB verranno occupati dai file necessari al funzionamento del sistema, lo spazio restante rimarrà a disposizione dell'utente.
Preparativi
La memoria del dispositivo scelto per ospitare Ubuntu deve avere dimensioni almeno pari a 1 GiB. Prima di procedere con le seguenti istruzioni è consigliato eseguire un backup di tutti i dati contenuti in esso.
Identificazione della periferica
Innanzitutto è necessario conoscere il nome assegnato dal sistema alla periferica. Aprire una finestra di terminale e digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Nei seguenti esempi verrà utilizzato il dispositivo generico /dev/sdxX per la prima partizione e /dev/sdyY per la seconda pertizione. Sostituire tali diciture con quelle adatte alla propria configurazione. |
Partizionamento
Una volta identificata la periferica è necessario creare al suo interno due partizioni: la prima, necessaria al corretto funzionamento del sistema, dovrà avere delle dimensioni pari almeno a 750 MiB, la seconda, invece, potrà tranquillamente occupare tutto il resto dello spazio disponibile.
Aprire un terminale e digitare il seguente comando:
sudo umount /dev/sdxX
Per eseguire fdisk sul dispositivo digitare il seguente comando:
sudo fdisk /dev/sdx
Dovrebbe apparire la riga di comando di fdisk. Per visualizzare la tabella delle partizioni corrente è utile premere il tasto «p»; prima di proseguire è necessario rimuovere tutte le partizioni presenti nella periferica: a tale scopo è sufficiente premere il tasto «d» seguito dal numero della partizione da eliminare.
Una volta cancellate le vecchie partizioni si può procedere con la creazione delle nuove: premere «n» per creare una nuova partizione, dunque «p» per renderla primaria, infine non resta che assegnarle il numero 1, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto e digitare le dimensioni desiderate.
Per ottenere una partizione di circa 750 MiB, indicare la dimensione con «+750M». |
Per rendere la partizione avviabile è sufficiente premere «a» e poi 1. Successivamente premere «t» per assegnarle il Filesystem FAT e poi digitare 6 per creare la partizione in FAT16.
Per creare la seconda partizione le operazioni sono simili alle precedenti: quindi digitare «n» per creare una nuova partizione, digitare «p» per una nuova partizione primaria, assegnarle il numero 2, premere «Invio» per accettare il cilindro di partenza proposto, infine premere ancora «Invio» per accettare il cilindro di fine proposto. In questo caso non è necessario assegnare il Filesystem FAT come per la prima partizione, infatti in questa seconda partizione verrà assegnato automaticamente il File System ext3, per salvare e uscire da fdisk premere «w».
Per controllare che tutto sia andato a buon fine è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo fdisk -l
Il comando dovrebbe mostrare le due partizioni appena create, la prima, inoltre, dovrebbe essere contrassegnata da un asterisco.
Molti dispositivi USB non possiedono un settore di avvio. Si può ovviare al problema creandone uno nuovo con il comando install-mbr. A tale scopo è necessario installare il pacchetto mbr disponibile nei [:Repository:repository] ufficiali.
Terminata l'installazione è possibile digitare il seguente comando:
sudo install-mbr /dev/sdx
Sul proprio dispositivo verrà creato un nuovo settore di avvio, indispensabile per le operazioni di avvio del sistema.
Nel caso che il sistema monti automaticamente le nuove partizioni, è necessario smontarle con dei comandi simili ai seguenti:
sudo umount /dev/sdxX sudo umount /dev/sdyY
Formattazione
Mentre alla prima partizione può essere assegnato un nome arbitrario (ubuntu nell'esempio seguente), per il corretto funzionamento è necessario assegnare alla seconda il nome casper-rw. Digitare i seguenti comandi:
sudo mkfs.vfat -F 32 -n ubuntu /dev/sdxX sudo mkfs.ext3 -b 4096 -L casper-rw /dev/sdyY
Per montare le partizioni è sufficiente estrarre e reinserire il dispositivo nella porta USB. Nel caso che il sistema non monti automaticamente le partizioni presenti nella periferica verificare le impostazioni presenti in Sistema -> Preferenze -> Unità e supporti removibili, oppure digitare i seguenti comandi:
sudo mount /dev/sdxX /media/unpuntodimount1 sudo mount /dev/sdyY /media/unpuntodimount2
Installare Ubuntu sul dispositivo USB
Utilizzare il CD di installazione o l'immagine della versione desiderata:
[http://www.ubuntu.com/getubuntu/download Download Ubuntu]
Nel caso si scelga di installare il sistema dall'immagine del CD, è possibile montare il relativo file .iso con i seguenti comandi:
mkdir ubuntuCD sudo mount ubuntu-8.04-desktop-i386.iso ubuntuCD -o loop
Qual' ora si decidesse di utilizzare il CD di Ubuntu, inserire il CD e portarsi nella cartella in cui viene montato es: /media/cdrom0 ed assicurarsi di visualizzare i file nascosti del CD (in nautilus premere Ctrl+h in Dolphin premere Alt+.) Per chi utilizza il file iso della distribuzione aprire la cartella ubuntuCD creata in precedenza ed assicurarsi di visualizzare i file nascosti (in nautilus premere Ctrl+h in Dolphin premere Alt+.)
Quelli che seguono sono gli elenchi dei file e delle cartelle presenti nel CD che andranno copiati all'interno della prima partizione creata in precedenza:
Cartelle :
casper
dists
install
pics
pool
preseed
.disk
File :
isolinux/*
md5sum.txt
README.diskdefines
La cartella isolinux non va copiata sul dispositivo, ma il suo contenuto va copiato direttamente nella radice / della prima partizione del dispositivo.
Per finire, non resta che rinominare il file isolinux.cfg in syslinux.cfg.
I comandi da eseguire sul terminale in successione, sono i seguenti:
cd ubuntuCD cp -rf casper /media/ubuntu cp -rf dists /media/ubuntu cp -rf install /media/ubuntu cp -rf pics /media/ubuntu cp -rf pool /media/ubuntu cp -rf preseed /media/ubuntu cp -rf .disk /media/ubuntu cp isolinux/* /media/ubuntu cp md5sum.txt /media/ubuntu cp README.diskdefines /media/ubuntu cp install/mt86plus /media/ubuntu cd /media/ubuntu mv isolinux.cfg syslinux.cfg cd /media/ubuntu/casper rm initrd.gz wget pendrivelinux.com/downloads/u8/initrd.gz ( per Ubuntu Hardy 8.04 ) wget pendrivelinux.com/downloads/ku8/initrd.gz ( per Kubuntu Hardy 8.04 ) wget pendrivelinux.com/downloads/xu8/initrd.gz ( per Xubuntu Hardy 8.04 )
Non è necessario copiare anche i link simbolici delle cartelle (i.e. /dists/stable, /dists/unstable, /ubuntu). |
Rendere il dispositivo avviabile
Affinchè il sistema possa venire caricato dalla periferica USB è necessario installare un bootloader. Per tali operazioni è stato scelto syslinux, un bootloader leggero e semplice da configurare.
Configurazione di syslinux
Se le precedenti istruzioni sono andate tutte a buon fine, il file di configurazione syslinux.cfg dovrebbe già essere stato copiato all'interno della prima partizione della periferica. Tuttavia occorre modificare tale file. Aprire syslinux.cfg con un [:Ufficio/EditorDiTesto:editor di testo] e modificarne il contenuto come nell'esempio relativo alla versione scelta per l'installazione:
Ubuntu 8.04 «Hardy Heron»:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo GFXBOOT-ACCESS-OPTIONS v1 v2 m1 APPEND preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Ubuntu in modo persistente kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label Avvia o ^installa Ubuntu kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/ubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia Ubuntu in modalità ^grafica sicura kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/ubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL oem menu label Installazione ^OEM ( per assemblatori ) kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/ubuntu.seed boot=casper oem-config/enable=true initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla difetti sul dispositivo kernel /casper/vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria RAM kernel /install/mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot dal primo hard disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
Kubuntu 8.04 «Hardy Heron»:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo GFXBOOT-ACCESS-OPTIONS v1 v2 m1 APPEND preseed/file=preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Kubuntu in modo persistente kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/kubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label ^Avvia o ^installa Kubuntu kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/kubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia kubuntu in modalità ^grafica sicura kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/kubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL oem menu label Installazione ^OEM ( per assemblatori ) kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/kubuntu.seed boot=casper oem-config/enable=true initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla difetti sul dispositivo kernel /casper/vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria RAM kernel /install/mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot dal primo Hard Disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
Xubuntu 8.04 «Hardy Heron»:
DEFAULT custom GFXBOOT bootlogo GFXBOOT-ACCESS-OPTIONS v1 v2 m1 APPEND preseed/file=preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram quiet splash locale=it_IT bootkbd=it console-setup/layoutcode=it console-setup/variantcode=nodeadkeys -- LABEL custom menu label ^Avvia Xubuntu in modo persistente kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/xubuntu.seed boot=casper persistent initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash locale=it_IT -- LABEL live menu label Avvia o ^installa Xubuntu kernel /casper/vmlinuz append preseed/file=preseed/xubuntu.seed boot=casper initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL xforcevesa menu label Avvia Xubuntu in modalità ^grafica sicura kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/xubuntu.seed boot=casper xforcevesa initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL oem menu label Installazione ^OEM ( per assemblatori ) kernel /casper/vmlinuz append file=/cdrom/preseed/xubuntu.seed boot=casper oem-config/enable=true initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL check menu label ^Controlla difetti sul dispositivo kernel /casper/vmlinuz append boot=casper integrity-check initrd=/casper/initrd.gz root=/dev/ram rw quiet splash -- LABEL memtest menu label ^Test della memoria RAM kernel /install/mt86plus append - LABEL hd menu label ^Boot dal primo Hard Disk localboot 0x80 append - DISPLAY isolinux.txt TIMEOUT 300 PROMPT 1 F1 f1.txt F2 f2.txt F3 f3.txt F4 f4.txt F5 f5.txt F6 f6.txt F7 f7.txt F8 f8.txt F9 f9.txt F0 f10.txt
La voce del menù chiamata di default è «Custom», in questo modo per avviare Ubuntu sarà sufficiente premere «Invio». È inoltre possibile copiare e incollare il testo sopra creando un nuovo file syslinux.cfg.
Installazione del bootloader
Una volta modificato il file configurazione sarà possibile procedere con l'installazione del bootloader. Per tale operazione sono richiesti i pacchetti mtools e syslinux. Per installare tali pacchetti è sufficiente digitare il seguente comando in una finestra di terminale:
sudo apt-get install mtools syslinux
Le istruzioni contenute in questa sezione possono causare seri danni alla configurazione attuale del proprio sistema. |
Una volta installati i pacchetti sopra citati è necessario smontare il dispositivo:
cd sudo umount /dev/sda1
Per installare syslinux è sufficiente digitare il seguente comando:
sudo syslinux -sf /dev/sda1
Può accadere che il comando syslinux restituisca un errore simile al seguente:
sh: mcopy: command not found syslinux: failed to create ldlinux.sys
In questo caso si è dimenticato di installare il pacchetto mtools.
Il sistema è installato e pronto all'uso: riavviare il computer, cambiare le impostazioni del BIOS della propria scheda madre in modo da selezionare l'avvio da periferica USB, infine salvare e riavviare.
Risoluzione dei problemi
Utilizzo di gparted o qtparted
È possibile partizionare e formattare la periferiche con altri programmi diversi da fdisk. Tuttavia, è sconsigliato l'utilizzo di gparted o qtparted poiché si sono riscontrati dei problemi durante l'esecuzione di tali operazioni.
Problemi con il boot loader
A causa di una possibile incompatibiità con syslinux è probabile che all'avvio la schermata si blocchi sul seguente messaggio:
MBR=
In tal caso sostituire syslinux con uno fra lilo e [:AmministrazioneSistema/Grub:GRUB].
Ulteriori risorse
[https://wiki.ubuntu.com/LiveUsbPendrivePersistent Documento originale]
[http://www.webalice.it/lorenzo.chiodi/usbdisk/index.html Howto italiano sull'argomento]
[http://www.pendrivelinux.com/2008/05/15/usb-ubuntu-804-persistent-install-from-linux/ Fonte originale da cui preleviamo l' initrd.gz]